The night with Moon River


Dopo una domenica iniziata con 10.000 pensieri, grovigli di emozioni,l’idea australiana sempre piu insistente, mi son rifugiuata in uno dei miei film preferiti.
Quando son triste, quando la sensazione di non riuscire a respirare si fa insistente guardo Colazione da Tiffany e tutto passa.. é terapeutico, passa tutto.. e poi rivedere NY mi ricorda la piu bella vacanza mai fatta..e allora vi lascio con una carrellata delle citazioni che piu preferisco!
Buona settimana (almeno per voi!!! )

“vero Gatto? Su, vieni qua, povero amore, povero amore senza nome… ma io penso che non ho il diritto di dargli un nome… perché in fondo noi due non ci apparteniamo, è stato un incontro casuale. E poi non voglio possedere niente, finché non avrò trovato un posto che mi vada a genio… non so ancora dove sarà, ma so com’è.”

“Io e il mio gatto… siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene.”

“La melanconia viene perché si diventa grassi o perché piove da troppo tempo. Si è tristi, ecco tutto.
Ma le paturnie sono orribili: si ha paura, si suda maledettamente, ma non si sa di che cosa si ha paura. Si sa che sta per capitarci qualcosa di brutto ma non si sa che cosa.”

“Io vado pazza per Tiffany… specie in quei giorni in cui mi prendono le paturnie. “
Holly: Ti dirò una cosa, Fred, tesoro. Te, per denaro, ti sposerei subito. E tu sposeresti me per denaro?
Paul: Immediatamente.
Holly: Meno male che nessuno dei due è ricco, eh?

Holly: Credi che io ti appartenga?
Paul: Esattamente, proprio cosi.
Holly: Lo so, lo credono sempre tutti, ma il guaio è che tutti si sbagliano.

“Vuoi sapere qual è la verità sul tuo conto? Sei una fifona, non hai un briciolo di coraggio, neanche quello semplice e istintivo di riconoscere che a questo mondo ci si innamora, che si deve appartenere a qualcuno, perché questa è la sola maniera di poter essere felici. Tu ti consideri uno spirito libero, un essere selvaggio e temi che qualcuno voglia rinchiuderti in una gabbia. E sai che ti dico? Che la gabbia te la sei già costruita con le tue mani ed è una gabbia dalla quale non uscirai, in qualunque parte del mondo tu cerchi di fuggire, perché non importa dove tu corra, finirai sempre per imbatterti in te stessa. (Paul)”